Io sono il mio Buddha

“Se tu getti una pietra nell’acqua, essa si affretta per la via più breve fino al fondo. E così è Siddharta, quando ha una meta, un proposito. Siddharta non fa nulla. Siddharta pensa, aspetta, digiuna, ma passa attraverso le cose del mondo come la pietra attraverso l’acqua, senza far nulla, senza agitarsi: viene scagliato, ed egli si lascia cadere. La sua meta lo tira a sé, poiché egli non conserva nulla nell’anima propria, che potrebbe contrastare a questa meta” Siddharta, H. Hesse

SEI BLOCCATO IN PRIGIONE CON IL TUO DEMONE PEGGIORE

In questo momento sei ancora chiuso nelle tue prigioni interiori.

Stai facendo i conti con i tuoi demoni che sono i tuoi vampiri energetici peggiori.

E non puoi scappare.

Sono proprio quegli aspetti e quelle parti di te che ti seguono e ti perseguitano nella vita, sabotando ogni bella occasione.

Creandoti dolore, paura, rabbia, tristezza e umiliazione.

Che cosa ti trattiene nella bassa dimensione, quella tridimensionale, quella solo terrena?

Hai compreso bene la domanda.

La nuova dimensione è ormai pronta, se scegli di avanzare.

Eppure ancora non vuoi andare.

Ti chiedi chi o cosa ti stia trattenendo.

Forse in questo momento della tua vita tutto ti sembra fermo, immobile, bloccato.

Non ti disperare, è una grande opportunità per te se la vuoi sfruttare.

Adesso che puoi. Adesso che non puoi fare altro.

Fermati e osserva.

In tempi così difficili, come abitanti della terra ci troviamo a dover attraversare continui accadimenti dolorosi e drammatici.

Non ci sentiamo più i padroni del mondo, ma come specie ci stiamo rendendo conto che siamo vulnerabili. E che nessuna cifra, nessuna ricchezza, nessuna disparità sociale fa differenza quando sono le calamità naturali, le epidemie o la morte che dobbiamo fronteggiare.

In questo tempo non puoi creare nella materia.

Non puoi programmare o fare azioni rivolte al futuro perché non sai come sarà, non sai ancora come cambierà la realtà.

Ma questo momento di sospensione non è arrivato a caso.

Non ti attaccare alla realtà che ogni giorno vedevi.

Lasciala andare.

Ti trovi adesso nel confine tra ciò che conoscevi e il nuovo. Ti trovi adesso nel punto dal quale, se vuoi, puoi spiccare il volo.

La realtà non era felice, non ti appagava, non ti somigliava.

E allora, che senso ha volerla ancora?

Da diversi anni madre terra ha intrapreso un faticoso viaggio di ascensione verso un nuovo livello di coscienza, verso una nuova consapevolezza planetaria.

In questo tempo si è attivato con grande forza il karma familiare, che porta con sé sia i destini non risolti degli antenati, sia le memorie di tutto ciò che gli alberi genealogici hanno attraversato nell’arco di tante e tante generazioni.

Pestilenze, catastrofi, persecuzioni, violazione dei diritti umani, gravi limitazioni nella libertà personale, malattie e ogni genere di sciagura che possa subire una specie.