il mio
Buddha,
quindi ...
lasciatemi
perdere!
Io sono il mio Buddha
Io posso creare la mia vita
lasciandomi attirare da ciò che desidero
senza sforzo e nella gioia
che figata!!!
Ci sono in
circolazione così tanti testi:
- su come cambiare se stessi e la propria vita
- su
come usare la legge di attrazione per attirare ciò che vuoi
- su come usarla
meglio perché forse la prima volta non eri stato attento
- su come usarla ancora
meglio perché la seconda volta hai ancora sbagliato
- su come smetterla di
essere la capra che sei non avendo ancora imparato a usarla propriamente…
Ci sono così tanti
libri che ti dicono come e perché cambiare, che ti dicono quanto inadeguato sei
ancora, che ti dicono che se le cose non funzionano è perché non sei ancora
pronto e poi ti danno decine e decine di esercizi da fare per essere pronto, e
poi per essere pronto ad essere pronto….
“se quello che ti
circonda non ti piace, non dipende da quello che c’è fuori ma da quello che hai
dentro, quindi devi cambiare te stesso”
“se le persone non ti
trattano come vorresti non dipende da loro, ma da te, da quello che proietti su
di loro, quindi devi cambiare te stesso”
“se hai poco denaro
non sono i capi che ti sfruttano ma sei tu che non ti sai permettere la
ricchezza, quindi non devi cambiare capo ma cambiare te stesso”
Ma solo io quando
leggo queste cose, mi sento nelle orecchie la voce di mia madre che mi ricorda
quanto sono inadeguata, quanto sono brava a deluderla, quanto poco ancora mi
merito perché non sono abbastanza giusta?
Ma com’è che uno
inizia a fare un percorso spirituale per trovare finalmente un po’ di pace, per
avere finalmente un po’ di stima in se stesso, per liberarsi dai vecchi
condizionamenti che l’hanno portato ad avere una vita triste…
... e poi, si trova
sempre per le mani libri che gliene aggiungono di nuovi e lo mortificano
mortalmente?
Cos’è, il percorso
spirituale porta ad un upgrade del giudice interiore che da mamma/casalinga indossa la
tunica e si trasforma in guru perché, se ancora non lo avevi capito bene, te lo
può ripetere in conferenze costosissime e pesanti libri pallosi, quanto
incapace sei?
Almeno la mamma era
gratis.
No qualcosa non mi
quadra.
Con tutte queste
teorie, in nome di tutti i soldi spesi in libri, conferenze, workshop,
condivisioni e quant’altro, cercherò di fare luce sul misterioso mondo del
perché “come sono non vado bene”, che almeno se non mi sono serviti nei
concetti mi sono serviti per esclusione.
E, se anche non lo
scriverò per educazione (avendo ancora nella mente una vignetta terrificante
con Eckhart Tolle vestito da casalinga che mi bacchetta se dico parolacce) sappi che tra una pausa e l’altra, i puntini di sospensione non serviranno a
portare la tua mente ad illuminarsi, lasciandosi trascinare dai concetti appena
espressi, ma staranno ad indicare che sto mandando qualche vecchio concetto a
cagare.
Certo non si può dire
che tutti i concetti espressi in quei libri siano errati, anzi alcuni sono
proprio fighi, anche se ho qualche dubbio sul fatto che siano espressi dal sé
superiore e non dall’ego…
... che già a chiamarlo sé SUPERIORE mi pare la dica
lunga…:
Io SONO DIO … sti
cazzi.
Sei perfetto così
come sei (quindi posso non depilarmi?)
E’ impossibile
disconnettersi dalla fonte divina (a meno che non ti si rompa l’wifi)
Però proprio da qui
forse avrei dovuto farmi venire qualche sospetto, com’è che non l’ho notato non
lo so, cioè:
se sono Dio, se sono perfetta così come sono, se sono sempre (o
quasi) connessa, perché devo cambiare?
Quindi adesso per me
stessa cerco di rimediare andando a fare un po’ di pulizia in tutti quei
concetti che in parte tanto mi sono piaciuti, in parte tanto mi hanno stufato.
Come scritto nella
premessa, la vita che vuoi è già li che ti aspetta, e se lo permetti sarà lei
ad attrarti.
Buddha lo sapeva.
Dopo aver tanto digiunato e pregato e digiunato
e pregato e digiunato e pregato, si deve essere rotto i maroni e immagino che
con un profondo vaffanculo liberatorio, si sia illuminato.
Non so se è proprio
andata così, perché a differenza di quelli che vanno nell’akasha, io non c’ero,
ma il pensiero mi allevia proprio parecchio, pertanto oggi lo tengo fortemente
in considerazione.
Dopo i vari corsi,
libri, condivisioni ecc ecc ecc di cui sopra, POCHI ormai sono i messaggi che
mi restano chiari, di fatto ne avevo molti di più e molto più carini prima di
iniziare il mio percorso spirituale. Ma oggi così mi trovo, e da qui devo
ripartire.
I punti che riesco ad estrapolare sono:
1. L’anima ha un progetto che si chiama
sogno, l’incubo non era previsto.
2. La vita è fatta per essere vissuta e
non studiata quindi: meglio un mojito oggi che una conferenza sempre oggi (a
meno che non servano mojito nell’intervallo e allora lo “spirito si alza
sicuro”) domani si vedrà.
3. Quando vuoi qualcosa, non fare niente
perché senno fai casino. Se riesci a non fare niente quello che vuoi ti
risucchia.
Direi basta... ah no!
4. Se non ti diverte, non farlo.
Se è
pesante non farlo.
Se ti fa venire nausea non farlo.
Se ti dicono che devi
farlo per uscire dalla tua comfort zone mandaceli a loro.
Io in questo momento
sono al punto 3.
Ah ho dimenticato di dire che non necessariamente le tre cose
vanno comprese nell’ordine in cui le ho scritte, anche se va detto che il punto
2 può essere fatto sia al punto 1 che 2 che 3. Soprattutto aiuta sempre: la
vita sembra meno incubo con un mojito e di sicuro riesci a fare meno dopo
averlo bevuto, quindi con quello vai tranquillo, non puoi sbagliare. Per quanto
riguarda il mojito al punto 4, che te lo dico a fare.
Dicevamo che sono al
punto 3. In verità alla prima parte del punto 3. Non faccio niente. Non ne ho
più voglia.
Non ho più voglia di fare esercizi pesanti e interminabili.
Non ho
più voglia di leggere libri complicatissimi.
Non ho più voglia di chiedermi
quale significato evolutivo possa avere la foglia che cade sulla mia tazza di
caffè.
Ma può mai essere che Dio, o l’Universo, o chiunque diriga la giostra,
possa volermi dire qualcosa di fondamentale facendo cadere una foglia? Vuoi
dire che non ha il potere di mandarmi qualcuno che semplicemente me lo dica?
E che noia!!!!
No, non ho più voglia
di sbattermi a fare cose noiose per attirare qualcosa nella mia vita.
Se l’universo vuole
mandarmi qualcosa, perché fondamentalmente è lui che ha bisogno di me e non il
contrario, che me lo mandi senza tante storie o sennò che la pianti di buttarmi
foglie addosso che ho la strada davanti casa piena.
Si si hai letto bene,
qui andiamo già nel concetto più importante che ho compreso, così che se lo capisci
subito puoi smettere di fare corsi:
L’Universo per
evolvere ha bisogno di te!
Se tu non ti realizzi, lui non si realizza.
Se tu
non fai goal lui perde la partita.
Quindi capisci bene che l’Universo ha tutto
l’interesse a mandarti quello che serve affinchè tu possa raggiungere i
risultati che vuoi… no anzi, che vuole lui.
Ecco, qui ci sarà a breve da aprire una
parentesi, perché effettivamente per essere felice non devi cercare di fare
quello che vuoi tu, ma quello che vuole lui, l’Universo.
Si all’inizio questo
fa un po’ girare le balle, però se ci pensi bene, considerato che quando ti sei
ostinato a fare quello che volevi tu le cose sono andate di male in peggio, forse
non è poi tanto una cattiva idea fare quello che vuole lui, che pare la sappia
lunga.
Quando dico “lui”
puoi decidere tu che nome dargli, Universo, Dio, Sé superiore, guida interiore,
maestro di lato, GPS, Mario, quello che vuoi, il succo non cambia. Dipende da
quale figura ti pesa meno avere come capo supremo. Si , magari ti consiglierei di
non chiamarlo con il nome di un politico, ma poi vedi tu.
Quindi caro spirituale sul cammino dell'illuminazione, stai sereno, non farti prendere da ansie, senso di inadeguatezza o crisi esistenziali, non hai da fare altro che cercare il più possibile di vivere la tua vita divertendoti e brindando a mojito e se vuoi fare corsi o leggere libri, fallo perchè ti piace un casino, non perchè credi che lì troverai le risposte che cerchi.
E forse con questo approccio, vivendo ogni giorno senza il peso di DOVER raggiungere qualcosa, ma con la leggerezza di sapere che più ti diverti, più sei felice, più ti autorizzi ad essere quello che sei senza paura e anche con qualche macchia, le risposte giungeranno a te senza tanti sbattimenti.
Quindi vivi bene,
ridi tanto anche quando non ce n'è ragione,
e soprattutto ridi di te stesso più che puoi.
Quando smetti di cercare di comprendere,
scopri che c'è una cosa meravigliosa
che puoi iniziare a vivere:
La VITA!
Evviva!!!
PS Se ogni tanto te lo sei chiesto, gli Operatori di Luce NON sono addetti dell'Enel, se ti illumini non dovrai iniziare a telefonare alle persone per vendergli servizi!
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Io non credo che si debba cambiare, ma semplicemente che si debba divenire consapevoli. Consapevoli di essere perfetti (di essere DIO) così come si è.
RispondiEliminahahahaa... sei un genio!!! anche io tante volte l'ho pensato. Grazie per averlo scritto in maniera così divertente :)))
RispondiElimina;-) ;-) ,-)
RispondiEliminaGrazie per aver scritto in maniera eccellente e spiritosa quello che io penso da tempo. che poi parliamoci chiaro, tutti questi ''illuminati'' dell'ultima ora come mai ci tengono così tanto affinche tu compra un loro libro o un loro corso? Non è che si illumina solo la loro 'tasca? :-D
RispondiEliminaDixit :)
RispondiEliminaIn questo periodo di forte confusione leggere questo articolo è stata un fantastica boccata d'aria, una liberazione. Sono piegato in due dalle risate perché effettivamente quello che dici non fa una piega!!
RispondiEliminaComplimenti!!
Ridere, della vita e soprattutto di se stessi, di ciò che si fa, è sempre il balsamo migliore.. Permette alla nostra ombra che teme la vergogna, di essere inclusa, integrata, e quindi non ha più potere su di noi. Grazie del commento!
RispondiEliminaGrazie! Mi sento più sollevato... anche senza mojito.
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